Quali benefici offre la dieta dash?
Parlare di dieta non significa necessariamente sottoporsi a regimi alimentari restrittivi, normalmente associati ad importanti riduzioni del fabbisogno calorico quotidiano. Tutt’altro.
Vogliamo parlare, invece, di un nuovo metodo di dimagrimento di cui sempre più spesso si legge su quotidiani e riviste, e cioè della cosiddetta dieta dash.
In cosa consiste il regime alimentare della dieta dash?
La dieta dash si basa su una accurata selezione dei cibi da assumere quotidianamente, cibi che sono caratterizzati da proprietà naturali che favoriscono l’abbassamento della pressione sanguigna e che combattono l’ipertensione.
I ricercatori di tutto il mondo si sono domandati da sempre quale fosse il nesso che legasse l’alimentazione alle condizioni che regolano la pressione. Dopo anni di sperimentazioni volontarie, si è constatato come seguendo il regime alimentare della dieta dash si possa riuscire a contenere mediamente la pressione arteriosa sistolica all’incirca di 7mm/Hg, mentre la pressione diastolica ottenga un decremento in termini assoluti di circa 2.5mm/hg.
E questi risultati si ottengono dopo soltanto 14 giorni dall’inizio del programma di dieta dash.
Cosa significa esattamente “Dieta DASH” ?
D.A.S.H. è un acronimo che sta per Dietary Approaches to Stop Hypertension la cui traduzione in Italiano è “Approcci Dietetici per Fermare l’Ipertensione”.
Il risultato del contenimento della ipertensione si ottiene grazie al fatto che, con il regime alimentare della dieta dash, si consumano pochi sali e pochi grassi saturi e, contestualmente, si aumenta il consumo di verdure e cereali e, la conseguenza di tutto questo, è anche quella di perdere peso.
Quali risultati posso ottenere con la Dieta Dash ?
Le statistiche parlano chiaro, dopo soltanto 30 giorni dall’inizio del nuovo regime alimentare, molte persone riescono a perdere già circa 3,5Kg. Viene infatti ridotta la ritensione idrica e gli accumuli di adipe grasso.
I più autorevoli dietologi e studiosi dei regimi alimentari, sono oramai concordi nel condannare l’idea che il dimagrimento sia conseguenza del digiuno ferreo, anche perché una riduzione importante dell’apporto calorico quotidiano, imposto da alcune diete, si rivela essere assolutamente dannoso sia a livello fisico (carenze vitaminiche, insorgenza di disturbi metabolici, sottonutrizione), sia anche, e forse ancor più, a livello psicologico.
Questa tipologia di diete basate sulla privazione sono molto difficili da seguire, sia per i motivi su indicati, sia perché risulta davvero difficile sopportare la fame ed è facile vanificare in un momento tutti i sacrifici e riacquistare in poco tempo quei pochi chilogrammi che si erano persi.
Per tutte queste motivazioni, la dieta dash è indicata sia a chi soffre di problemi cardiocircolatori, sia alle persone che amano mangiare sano e che desiderano mantenere la propria forma fisica senza dovervi rinunciare.
Come funziona la Dieta Dash?
Il potassio è un elemento chimico importantissimo per il nostro organismo.
La dieta dash consiste nel ridurre l’uso del sale da cucina (NaCl) a non più di 2,4g al giorno e, contestualmente, nell’incrementare il consumo di verdure, di cereali e di frutta al fine di aumentare, appunto, l’apporto del “prezioso” potassio e di fibre. Il risultato che si ottiene, è quello di una riduzione dei valori di pressione sanguigna grazie all’effetto vasodilatativo del potassio.
Molti lettori si staranno ora domandano quale sia il menu associato alla dieta dash.
In verità, non un menu standard associato alla dieta dash, come accade per altre tipologie di dieta, e la buona notizia è che non vi siano neppure cibi proibiti (restano ovviamente esclusi tutti gli alimenti ricchi di grassi e sale) e neanche cibi da magiare obbligatoriamente.
Chiunque segua la dieta dash può variare il proprio menu giornaliero in totale autonomia, pur tuttavia tenendo a mente le normali regole del buon senso (quantità e qualità dei cibi assunti).
Le verdure che sono comunque consigliate sono: gli spinaci, la zucca, i finocchi, i pomodori ed i broccoli.
Tra la frutta, invece, vanno preferite le albicocche, i mandarini, le prugne e le ciliegie.
L’assunzione di frutta secca, come noci e mandorle, non è vietata, ma purché ovviamente non se ne abusi nelle quantità assunte in quanto l’apporto calorico della frutta secca è notevolmente superiore a quello della frutta fresca.
Anche il pane entra a far parte della dieta dash, e la pasta integrale: ovviamente solo porzioni piccole.
I latticini possono essere assunti: yogurt magro bianco, latte parzialmente scremato.
Le proteine verranno invece assunte con il pesce, con i legumi (lenticchie, fagioli, piselli) e con carni bianche.
Quante calorie sono consigliate per la dieta dash?
Il consiglio è quello di andare da un minimo di 1750 calorie al giorno fino ad un massimale di 3000 calorie, in considerazione dell’età, del sesso e del tipo di lavoro svolto.
Si consiglia anche la forte limitazione (o addirittura la eliminazione totale) di alcol, in quanto quest’ultimo fa aumentare la pressione e fa ingrassare. Stesso discorso per quanto riguarda il fumo e le bevande energizzanti ed il caffè.
Come sempre, prima di iniziare una qualsiasi dieta è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia al fine di poter valutare le condizioni di salute generali e la idoneità fisica alla dieta dimagrante che si desidera seguire.